di Fabio Antonelli
Nei giorni scorsi, curiosando
nel mare di musica rappresentato dal web, faccio una visitina al sito ufficiale
di Claudia Pastorino, docente a contratto all'Università degli Studi di Genova
di Laboratorio di Linguaggi della Canzone, vocologa artistica, insegnante di
Canto e di Cantoterapia, nonché apprezzata cantautrice, suo ultimo album
pubblicato Claudia (Ed. Sugar 2015) e mi imbatto nel seguente comunicato.
“Nel 1990 ho cominciato la
professione concertistica, come cantante di pianobar e come cantautrice. Ripercorrendo la mia trentennale attività di
cantautrice, ho spesso raccontato le difficoltà dei primi anni, causate dalla
mia timidezza paralizzante di allora, ma soprattutto dall’ambiente cantautorale
maschile e maschilista dei primi anni Novanta. Ma, come dicevo anche nel mio
libro La Cura del Canto, nessuna forza contraria può spegnere una voce che
vuole esprimersi cantando. E così sono stati trent’anni intensi, impegnativi,
viaggianti, profondamente emozionanti, in cui ho avuto la gioia di collaborare
con grandi Musicisti sia nell’ambito Popular che nell’ambito Classico. Nel
2020, a distanza di trent’anni da quegli inizi, ho sentito il bisogno di
concludere le mie attività concertistiche e di dedicarmi al 100% alla didattica
del Canto e della Cantoterapia. E, come scrive Barraqué - Quando ho smesso di
cantare il mio canto è cominciato davvero -"
Scorrendo il tuo sito
(www.claudiapastorino.it), alla ricerca di qualche data live da cogliere al
volo o magari semplicemente pubblicizzare, mi sono imbattuto in questa tua
lettera, in realtà pubblica nel 2020 (quindi immagino in pieno lockdown) in cui
annunciavi di voler concludere l'attività concertistica, dopo trent'anni
intensi e ricchi di collaborazioni, per dedicarti in maniera esclusiva alla
didattica del Canto e della Cantoterapia? È proprio così? Vuol dire che non
avremo più modo di ammirarti in nuove esibizioni live?
Sì, dopo trent'anni mi è proprio
venuta meno la voglia di fare i concerti e così ho smesso. Ora in realtà canto come
prima e più di prima, perché insegno Canto, Cantoterapia, Linguaggi della
Canzone tutto il giorno e tutti i giorni della settimana e il canto è più
libero e più divertito di prima, insieme ad allievi e studenti.
Il non voler più fare concerti
implica anche il non scrivere e pubblicare più nuove canzoni?
Adesso sono molto concentrata
nella scrittura dei libri: uno La Cura del Canto (Ed. Gribaudo 2021) l’ho
pubblicato l'anno scorso e, il prossimo, dovrebbe uscire a fine anno o inizio
anno prossimo. Però non si sa mai... se mi tornasse l'ispirazione di scrivere
canzoni, le pubblicherei "artigianali" direttamente online…
Nell tua decisione finale, questo
final cut, ha influito anche la pandemia in corso o la chiave di lettura è più
da ricercarsi negli amari versi della tua Trent'anni: “E in questi panni
ti faccio un po’ pena / coi miei trent'anni e la testa piena / di illusioni /
che non ha senso star lì a soffrire / tanto a nessuno interessa sentire /
queste canzoni"?
Un misto di entrambe le cose.
Cantare, oltre a essere stata una professione bellissima, ha significato di
più, è stata nello stesso tempo anche una terapia. E sono estremamente grata a
chi lo ha reso possibile, venendo a un concerto o a decine di concerti. A
presto ritrovarci sulle strade del Canto e della Cantoterapia.
Sito ufficiale di Claudia Pastorino
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Canale YouTube di Claudia Pastorino
Sito ufficiale Scuola Italiana Cantoterapia
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