venerdì, novembre 15, 2019

Claudia Pastorino: canta che ti passa!


di Fabio Antonelli

Il 13 novembre, World Kindness Day, ossia Giornata Mondiale della Gentilezza, sul canale YouTube di Clara Bergamino (alter-ego di Claudia Pastorino) ha fatto capolino AMICA CATTIVA, una canzone inedita della cantautrice genovese, come resistere allora alla tentazione di parlarne con la diretta interessata…


A chi segue la tua pagina Facebook non sarà certo sfuggito che il 13 novembre, Giornata Mondiale della Gentilezza, hai pubblicato una nuova canzone intitolata AMICA CATTIVA (va' e sii felice), una canzone dal cui testo si evince tutto il ferimento derivante da una grossa delusione nel rapporto di amicizia con un'amica, ma anche il superamento di questo dolore proprio attraverso la canzone stessa. Non ti chiedo ovviamente chi sia l'amica cui rivolgi questa tua canzone, ma com'è nato in te il desiderio di scriverne una canzone? Se per te lo scrivere canzoni ha anche una funzione lenitiva delle ferite che la vita inevitabilmente riserva ad una persona.

Sì, Fabio, proprio come tu dici, la scrittura di una canzone può costituire una forma di auto-cura rispetto alle ferite che ti dà la vita, in questo caso una profonda delusione di amicizia, un fatto vero che mi ha messa di fronte, al contempo, alla mia ingenuità, da un lato, e all'insensibilità di alcune persone, dall'altro. Questa forma di auto-cura, offerta dall'arte in genere, è presente da sempre nell'essere umano, e oggi viene studiata con criterio scientifico nell'ambito delle Artiterapie. In particolare io mi occupo, da ormai vent'anni, di Cantoterapia e di Canzone-d'autore-terapia, forme di cura e di auto-cura che purtroppo in Italia non sono ancora riconosciute ministerialmente, contrariamente all'estero dove sono conosciute e riconosciute come Singing Cure e Therapeutic Songwriting. Chissà quanti tra i nostri lettori avranno sperimentato, spontaneamente, l'esperienza di auto-curarsi attraverso arte e creatività, ad esempio la Scrittura-terapia, l'Arteterapia (intesa come arti pittoriche), la Musicoterapia, la Danza-movimento-terapia o, appunto, la Cantoterapia e la Canzone-d'autore-terapia. AMICA CATTIVA è proprio un momento di auto-cura per rivisitare in chiave quasi comica e superare una delle ferite che alcune persone sanno infliggere.  Già in passato mi è capitato di raccontare, attraverso le mie canzoni, queste che chiamo le Real Life Stories, per ridimensionare un dolore o una delusione, magari dandogli connotati ironici o buffi per provare a riderne.   

D'altronde, nello scrivere canzoni, tu hai sempre attinto molto dalla propria esistenza, dal proprio vissuto, tanto che l'ultimo tuo lavoro non a caso, credo, l'hai voluto intitolare Claudia, quasi fosse un mettersi a nudo, un guardarsi allo specchio. Ma dentro questo specchio è un po' come ci fossero due donne, una Claudia Pastorino ed una Clara Bergamino? Quanto si somigliano e quanto sono diverse fra loro?

L'idea dell'alter ego mi ha sempre divertita, d'altronde mi sono sentita da sempre molto popolata, quindi ad almeno una di queste "abitanti" volevo dare un nome e inventare una storia. Clara Bergamino è un nome che mi è venuto in mente da solo, si è auto-definito senza pensarci su, alcuni anni fa, mentre stavo scrivendo Canzone del tempo perso, ripercorrendo in chiave semi-comica i lunghi anni degli inizi, da giovane cantante di pianobar.  Anche il video vede la protagonista quadruplicarsi, un po' per omaggiare il Genio Melies, e un po' per sottolineare questa dimensione proteiforme. E' vero, nelle mie canzoni ho sempre attinto dal vissuto, sia fisico che interiore, da turbolenze non dette, o dette solo attraverso la scrittura e il canto, e il CD "Claudia" era proprio questo, un desiderio di condividere l'inespresso o l'inesprimibile, spesso col gusto ricorrente di riderne, come ad esempio Bisogna avere quarant'anni o Mandragola.



A proposito di inespresso e di inesprimibile, per come ti vedo ora e per come ti ho conosciuta, ti definirei una donna molto bella, sicura di sé, conscia delle proprie possibilità e con idee chiare in merito al proprio percorso artistico, ma è proprio così? Se lo è, lo è sempre stato o quando hai scelto di cantare non era affatto così?

In realtà non mi sono mai sentita né bella né sicura anzi, soprattutto da giovane e giovanissima, ero profondamente insicura e fino all'incirca ai 23/24 anni questa insicurezza si manifestò, purtroppo, attraverso una forma di timidezza paralizzante. Gli unici spazi in cui mi sentivo, già allora, sicura e certamente me stessa, erano l'impegno in favore degli Animali e la scrittura di canzoni, entrambi percorsi che ho intrapreso a partire dagli anni delle medie.  In questo senso le idee erano, sì, chiarissime. Il desiderio di scrivere canzoni e di cantare, e l'urgenza di dedicarmi all'impegno animalista, sono vocazioni sorte in me molto presto, che non mi hanno mai lasciata, anzi, sono cresciute nel tempo insieme a me. Furono proprio la scrittura di canzoni e il canto a traghettarmi piano piano fuori dalla chiusura di quella timidezza pietrificante, e lo racconto spesso anche ai miei studenti, essendo una testimonial diretta proprio della forza benefica della Cantoterapia e della Canzone-d'autore-terapia.   Non a caso la Scuola di Canto che ho aperto a Genova nel 2000 e dove attualmente insegno si chiama appunto "Scuola Italiana di Cantoterapia".

Mandolino Genovese a Oporto de Zena


Come si inserisce il fado dentro questo tuo percorso musicale? Com'è nata questa derivazione, cui stai dando un notevolissimo contributo soprattutto negli spettacoli dal vivo? Ci sono altri generi musicali che vorresti esplorare?

Amo il Fado da sempre, sia nel senso del paesino (sulle alture di Genova, a Ponente, poco distante da casa mia, dove amavo farmi portare dai miei da piccola perché c'era un magnifico Pavone) sia nel senso del genere musicale (che già da bambina ascoltavo dai dischi di Amalia Rodrigues e da Robertino Arnaldi nelle sue belle traduzioni in italiano e in genovese che trasmetteva alla radio). E' stata naturale per me, genovese come Robertino, la voglia di provare a riprendere la strada delle traduzioni dei brani di Fado portoghese in italiano e, soprattutto, in genovese, è una magia in cui le due lingue suonano in maniera incredibilmente simile, sembrano cugine, imparentate da musicalità, echi, cadenze, giochi linguistici e anche vocaboli che, nella traduzione dal portoghese al genovese, a volte rimangono identici. Ho tradotto diversi brani per il mio progetto "Il Fado al Fado", cioè il Fado a Genova, che porto in scena da diversi anni con riscontri sempre positivi, incuriositi da questi giochi di assonanze. Nel proporre questo repertorio, che comprende anche brani del disco Amalia in Italia, mi accompagno con il Mandolino genovese, lo strumento che canta le sonorità di Genova.

Copertina di "Il Jainismo. La più antica dottrina della nonviolenza, della compassione e dell'ecologia"


Se sei d’accordo, lasciamo per un attimo la musica che, comunque, in una forma o in un’altra, è sempre stata presente nella tua vita. Prima hai accennato alla tua vocazione animalista, cui aggiungerei quasi come logica conseguenza il tuo veganismo, c'è però un altro mondo che da sempre ti ha affascinato e che ti ha portato a scrivere più di un libro sul tema, il Jainismo. Da dove è nata questa tua passione che ormai non è più solo una passione ma uno stile di vita? Può, il Jainismo, in un certo senso ricollegarsi alla recente attenzione dell'opinione pubblica, spesso solo formale, per l'ambientalismo?

Insieme all'impegno animalista e all'amore per il canto, il Jainismo è l'altro compagno del mio viaggio.  Lo scoprii negli anni Novanta nell'ambito delle mie ricerche sulla Nonviolenza e sul Vegetarismo e mi ci riconobbi immediatamente, come in una famiglia;  da allora ho continuato a studiarlo e, come dicevi, ho tradotto in italiano alcuni libri che ho pubblicato sul mio sito www.jainismo.it Sono nata con un grande affetto istintivo verso gli Animali e dall'età di diciassette anni mi dedico al volontariato.  Il Jainismo è ritenuto da diversi storici delle religioni il massimo tentativo mai attuato per annullare o ridurre la violenza verso tutti gli esseri, umani, animali, vegetali, e anche verso gli elementi naturali, la terra, l'acqua, l'aria. Da millenni la filosofia jainista promuove la Compassione e la Nonviolenza attiva (“Vivi e aiuta a vivere. Ama tutti, servi tutti”). Le tematiche ambientaliste venute alla ribalta in tempi recenti, come la tutela dell'ambiente che ci ospita, sono promosse da sempre dalla filosofia jainista: anche causare inquinamento è considerato un atto di violenza.  Purtroppo al di fuori dell'India il Jainismo non è molto conosciuto. Un breve sutra jainista che, a mio parere, è un'ispirazione: "Non si dovrebbero mai uccidere né consapevolmente né inconsapevolmente gli altri esseri viventi mobili o immobili di questo mondo, né si dovrebbe permettere ad altri di ucciderli".

Foto di Fernanda Bareggi


Per la bellezza di questo sutra avremmo potuto chiudere qui questa breve intervista ma voglio, invece, farti un'ultima domanda, riconducendoti al punto di partenza, alla canzone Amica cattiva che hai appena pubblicato sul canale YouTube di Clara Bergamino, rappresenta un episodio sporadico della tua attività di cantautrice o hai in progetto un nuovo lavoro discografico? Sarebbe davvero un peccato se così non fosse, credo tu abbia ancora tanto da dire attraverso le tue canzoni.

In realtà non smetto quasi mai di scrivere, il Therapeutic Songwriting mi accompagna sempre, fa parte delle strategie di benessere quotidiane che pratico su me stessa e che insegno a praticare nei miei Corsi. Nell'ultimo anno, ad esempio, ho scritto tutte le canzoni del Musical "La Grande Avventura della Cantoterapia" che portano in scena i cantanti della mia Scuola (sono tutte pubblicate sul canale YouTube della Scuola di Cantoterapia). Progetti discografici direi di no.  Penso che quando scriverò qualcosa di nuovo lo condividerò direttamente sul mio sito (www.claudiapastorino.it), su YouTube e su Facebook, come ho fatto con Amica cattiva.  D'altronde, quando un fatto mi colpisce in modo particolare, conosco un modo solo per raccontarlo, scriverci una canzone.


Sito ufficiale di Claudia Pastorino
Claudia Pastorino su Facebook
Scuola Italiana di Cantoterapia su Facebook
Canale YouTube di Claudia Pastorino
Canale YouTube di Clara Bergamino



Nessun commento:

Posta un commento