mercoledì, giugno 25, 2014

Intervista a Rossella Seno

Sono semplicemente una persona che ha delle cose da dire e lo fa con quello che ha: la voce.

di Fabio Antonelli

Dal 16 maggio, sulla piattaforma digitale  iTunes, è acquistabile “Luna su di me”, nuovo singolo della cantante e attrice veneziana Rossella Seno, i cui proventi economici andranno ad Animals Asia. Come non contattarla allora per saperne di più su quest’operazione di alto profilo e non solo …



Il 16 maggio, su iTunes, è uscito un tuo singolo, intitolato "Luna su di me", scritto da Massimo Germini, chitarrista storico di Roberto Vecchioni e dal giovane cantautore Paolo Fiorucci. Un brano molto bello ed emozionante, con un valore aggiunto, se mi permetti. Me ne parli?

Fu proprio Paolo Fiorucci, l'autore del testo del brano "Luna su di me" a mettermi a conoscenza delle atroci barbarie inflitte agli orsi della luna, così chiamati per via di una macchia bianca a forma di luna crescente disegnata sul torace, la cui bile è purtroppo un elemento prezioso della medicina tradizionale orientale. Questi poveri animali sono catturati e rinchiusi in piccole gabbie che a malapena riescono a contenerli e munti quotidianamente, con sistemi che causano loro infernali sofferenze fino a portarli alla morte.
Non potevo, da animalista quale sono, rimanere indifferente. Ho dunque cercato un modo concreto per aiutare l'associazione che si occupa della loro liberazione dalle "fattorie della bile", Animals Asia, e l'ho fatto con ciò che avevo a disposizione: una struggente canzone che descrive perfettamente la loro sofferenza e la morte come unica via di fuga dall'orrore di cui solo l'uomo sembra essere capace. Si, l'unica specie che distrugge l'ambiente in cui vive, che uccide per piacere, per lucro ...

Sono d'accordo, credo che il video, fatto d’illustrazioni, aiuti moto nel rafforzare il messaggio insito nella canzone. Da chi è nata l'idea del video?

Ho pensato che le parole del testo se accompagnate da immagini potessero arrivare meglio, e che un cartone animato, o comunque un video d'animazione, fosse la giusta soluzione. Ho incontrato quella bella anima che è Raffaella Barbieri, che ha sposato la causa e si è messa a disegnare orsi giorno e notte. Credimi non è stato facile realizzare questo progetto, senza un budget ... (chi investe là dove non c'è un ritorno economico?) Però sono stata fortunata, perché strada facendo si sono aggiunte altre persone che hanno messo a disposizione ciò che avevano-potevano.

Il brano, per altro, è inserito in una compilation dal titolo “Il cielo degli orsi”, anch'essa frutto della collaborazione generosa di tanti talenti musicali al servizio di una giusta causa, giusto?

Sì, proprio in quell'occasione ho conosciuto Fiorucci. Mi ha contattata per chiedermi di partecipare al progetto "Il cielo degli orsi", in favore dell'orso marsicano. Paolo e Massimo hanno scritto per me quel capolavoro che è "Luna su di me". Tutto nacque da lì. Grata e onorata.

Lasciamo ora le cause animaliste e torniamo più al mondo della canzone in senso stretto, al tuo ruolo d’interprete nell'ambito della canzone d'autore. Si può dire che la tua carriera sia sempre stata legata a nodi stretti con la figura di Piero Ciampi, com'è nato questo tuo amore e com’è cresciuto nel tempo?

Scherzando, e non troppo, dico che Piero è la figura maschile più presente nella mia vita. E' nata per caso, feci un provino per il film "Adius" di Ezio Alovisi, non fui presa per il ruolo da protagonista e fu la mia fortuna. Perché interpretai una delle donne di Piero, e lo feci in un recital cantando accompagnata al piano dal maestro Lilli Greco, (che grave perdita non averlo più tra noi ... ) e quando si decise di fare la promozione del film con uno spettacolo di teatro canzone, la scelta cadde su di me. Poi la realizzazione dell'ep che prese il titolo dall'inedito, più altri tre brani arrangiati da Marchetti e suonati dall'orchestra di Roma, tra cui "L'amore è tutto qui" di Ciampi-Marchetti e Pavone, Persona oltre che Artista. Amico ... si. In effetti, sono benvoluta dagli amici di Piero, quelli veri ...

Tu hai sempre avuto un ottimo rapporto sia con la canzone d'autore sia con il teatro, non è un caso il tuo ritorno sulle scene con lo spettacolo "Cara Milly”.

"Cara Milly" - parole d'amore e di guerra già cantate da Carla Mignone, di Giuseppe De Grassi, non è la celebrazione del personaggio, bensì un viaggio lungo un secolo, affrontando, con canzoni e monologhi, tematiche purtroppo attuali, quale l'odio, la guerra, come stupida conseguenza, il maschilismo... ciò che volevo e che voglio è restituire dignità alla donna, così maltrattata, in questi ultimi tempi più mai ...   dare  voce ai più fragili, ai deboli, agli ultimi.



Tu sei da sempre interprete, c'è qualche cantautore, magari anche poco noto al grande pubblico, che più di altri ameresti interpretare o al quale vorresti chiedere che ti scrivesse una canzone?

Ho già chiesto a Giulio Casale e ad Alessio Bonomo, che per me hanno scritto "Avvenente" e "La sposa al vento". La prima esalta la donna e il suo essere, la seconda invece è un caso di violenza ... una delle troppe violenze subite dalle donne, che confondono l'amore con qualcosa che tutto è fuorché amore.  Poi c'è un autore teatrale, Francesco Olivieri, che scrive davvero bene ... mi piacerebbe far musicare alcuni suoi scritti.

Non vedi però, nel tuo futuro artistico, la possibilità di essere anche autrice dei testi che canti?

Perché quando c'è chi lo sa fare così bene? Con gli autori sia di testi teatrali sia di canzoni ho detto di cosa avrei voluto parlare, ma ho affidato a loro il compito di scrivere ...

D'altronde è anche vero che spesso chi scrive canzoni non ha certo le tue doti vocali e interpretative, a ognuno il proprio mestiere. Piuttosto, tornando a guardare il futuro nella sfera di cristallo, scruti qualche nuovo progetto che ti veda protagonista?

Sì, un nuovo progetto discografico, con Dossena, della CNI. Riprenderò "Cara Milly" e ci sono altri due spettacoli ciampiani in vista. E poi "Gli ultimi non saranno i primi" di Olivieri ... ci sto ragionando su come poterlo portare in scena … C'è molto da dire, c'è molto da fare …

Un'ultima domanda, ti sei divisa spesso tra il ruolo di attrice e quello di cantante, in quale ti senti più a tuo agio? Ti senti più te stessa?

Come attrice sono scesa a compromessi, come cantante mai. Ho rifiutato anche due Sanremo ...  che poi, vuoi per deresponsabilizzarmi, io non mi sento né attrice né cantante, semplicemente una persona che ha delle cose da dire e lo fa con quello che ha: la voce, che sia parlare o cantare, poco importa (ecco perché la prosa cantata o teatro canzone, come vogliamo definirlo).



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